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Categoria: e-mail

e-mail pirata …

Stanno arrivando numerose e-mail, apparentemente inviate da Aruba, con l’invito a rinnovare un certo servizio effettivamente attivato, consultare un documento allegato, confermare le credenziali di accesso ecc. ecc.

Lo scopo è ovviamente quello di acquisire i dati della vostra carta di credito oppure installare un virus nel vostro PC.

Alcune di queste e-mail sono preparate piuttosto bene: sono (purtroppo) passati i tempi nei quali le comunicazioni erano del tipo: “Poste ItaliEne” e simili.

Si rammenta che il metodo più veloce per individuare una truffa è quello di posizionare il cursore sopra al link “RINNOVA” o altro link presente nella mail, senza cliccare; nell’angolo in basso a sinistra dello schermo comparirà l’indirizzo della pagina che sarebbe aperta e che, ovviamente, non è appoggiato sul sito del soggetto dichiarato.

Una precauzione opportuna è quella di creare uno scadenzario dei servizi, in maniera tale da confrontare la scadenza indicata nella mail ricevuta – che solitamente è immediata – con quella annotata.

Attenzione anche ad un altro tipo di hacking: e-mail apparentemente provenienti da un fornitore di energia o dall’Agenzia delle Entrate, con l’indicazione di un pagamento ingente già scaduto e la copia della bolletta in allegato: si tratta di files in formato .xls o .xlsx di Excel, verosimilmente con virus macro incorporati.

A monte di tutto, la prima regola da seguire è la seguente: prestate sempre la massima attenzione a tutte le mail che ricevete (mai leggerle soprappensiero!) e dubitate di qualsiasi mail che vi chieda di fornire dati personali e/o di pagare, verificandone accuratamente 1) la provenienza e 2) la fondatezza della richiesta.

Inoltre, acquistate un pacchetto software antivirus serio e completo: quelli gratuiti difficilmente garantiscono una protezione efficace contro le minacce più sofisticate che girano sul web.

Enel? macchè: hackers!

ATTENZIONE!!!!!!!!!!

Se ricevete una e-mail che comincia con:

“Gentile Cliente,
non abbiamo ricevuto i pagamenti delle fatture scadute n.4952232420, 4533084575, per un totale di Euro 455.00.

(…)”

NON scaricate né men che meno aprite l’allegato che è un file in formato Excel con macro, le quali possono essere infettate da virus.

Questa e-mail è più astuta del solito perché non contiene un link cliccabile, che porterebbe ad una pagina costruita ad hoc per carpire i vostri dati personali e della carta di credito.

Si conferma ancora una volta che la gestione della posta elettronica deve essere effettuata mantenendo al massimo il livello di attenzione ed esaminando sempre le e-mail ricevute, soprattutto quelle contenenti allegati.

Breve guida al controllo dello spam

SpamIl problema dello spam (posta indesiderata) ha assunto livelli critici e non ci sono indicazioni che facciano sperare in un miglioramento della situazione, anzi, è presumibile che essa peggiori costantemente.

Tra le e-mail pubblicitarie e quelle pirata con un falso mittente (leggere al riguardo questo articolo), si ricevono ogni giorno numerosi messaggi che vanno dallo sgradito al potenzialmente pericoloso, soprattutto se  il proprio indirizzo e-mail è pubblicato su uno o più siti sulla Rete ed è quindi facilmente acquisibile dai robot che inviano lo spam.

Prima di esporre alcune regole per affrontare questo problema, definiamo il significato delle espressioni “lato server” e “lato client”.

Posto che le e-mail viaggiano da un server all’altro, cioè dal server della posta in uscita del mittente al server della posta in entrata del destinatario, l’espressione lato server attiene a quanto accade appunto sul server di posta del maintainer (fornitore del servizio); l’espressione lato client, invece, si riferisce a quanto attiene alla gestione della posta da parte dell’utente sulla sua macchina, essendo il client il software da esso usato (Outlook, Thunderbird ecc.).

Gli interventi lato server da parte dell’utente sono limitati, solitamente, alla attivazione/disattivazione del filtro antivirus ed antispam e/o alla scelta del livello di “severità” di tale filtro.
Ciò consiste nell’impostare un filtro più o meno selettivo, tenendo conto che un livello molto basso potrebbe fare passare buona parte dello spam mentre un livello molto alto potrebbe bloccare anche e-mail che, pur avendo una o più caratteristiche giudicate sospette, spam non sono (si parla in questo caso in linguaggio informatico di “falsi positivi“).

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