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Il Blog di Instant Websites

La flessibilità è sempre una qualità?

“Tieni al Milan o all’Inter?”
Questa era la domanda che, da bambini, ci rivolgevamo l’un l’altro quando ci incontravamo per la prima volta ai giardini per una delle interminabili sfide a pallone che riempivano i nostri pomeriggi (non c’era mica la Playstation …).

Il corrispondente quesito che riguarda i web designer e gli sviluppatori è invece: layout a dimensione fissa o flessibile?
Personalmente, apprezzo maggiormente lavorare su dimensioni prefissate ma concordo sul fatto che questa soluzione comporta dei problemi: su quale dimensione puntare? 800×600 per via di coloro i quali ancora dispongono di monitor che girano a questa risoluzione (8% a gennaio di quest’anno secondo le statistiche internazionali disponibili, mica pochi dunque) oppure 1024×768? Il design regge quando visualizzato su monitor a risoluzioni elevate?
Il fatto che siano in circolazione video ad alta risoluzione non rappresenta, secondo me, un autentico problema. Molti di coloro i quali hanno disponibili visualizzazioni del tipo 1440×900 o 1600×1200 non massimizzano necessariamente le finestre del browser.
E poi: quanti contenuti abbiamo per il sito su cui stiamo lavorando? Perché se sono sovrabbondanti, ce n’è da riempire un paginone ma se non è così, cosa ci ficchiamo?
Ovvio che la soluzione ideale sarebbe usare le regole CSS-2 che disciplinano il ridimensionamento dei box e, quindi, max-width e min-width ma (come al solito!!!) ci si scontra col fatto che Internet Explorer ancora oggi le supporta poco e male e per niente nelle versioni precedenti.

A questo riguardo, apro una parentesi. Trovo veramente inaccettabile la logica di certi sviluppatori i quali partono dal presupposto che IE è un browser talmente pessimo che nessuno dovrebbe usarlo, quindi è legittimo ignorarne i difetti presupponendo che gli utenti debbano impiegare Firefox. Piaccia o no, IE occupa ancora oggi grosso modo il 70% del mercato quindi, quando un sito ha interesse generale, deve essere visualizzabile in maniera corretta dalla maggior parte degli utenti. Capisco se parliamo di Netscape 4 … ma censurare IE in blocco mi pare una cretinata pericolosa e controproducente.

In conclusione, secondo me in alcuni casi è preferibile lavorare su dimensioni prefissate, in altre è ragionevole impiegare layout flessibili. Non esiste una risposta “giusta” in assoluto al quesito che ci siamo posti. Che poi ci siano in giro sviluppatori che considerano, appunto, giusta una delle due rifiutando l’altra, dipende dall’atteggiamento e dai gusti individuali.

Dopotutto, anche io sono milanista e non concepisco che si possa tifare Inter …

IE: BRUTTO, VECCHIO E PERICOLOSO?

 

Internet Explorer: croce degli sviluppatori per il web

Ho letto recentemente un articolo riportante un’indagine condotta sull’utilizzo dei vari browser e sulla frequenza con cui i rispettivi utilizzatori provvedono ad aggiornarli tramite update e patch.

L’esito dell’indagine non è affatto sorprendente, dal momento che gli utilizzatori di Firefox sono risultati i più “virtuosi”: oltre l’80% dispone della versione più aggiornata. All’opposto, gli utilizzatori di Internet Explorer, per i quali la percentuale in questione scende drammaticamente sotto il 50%.

Nulla di strano, dicevo: IE si trova di default in Windows, è adatto alle necessità del navigatore non sofisticato, inoltre il suo aggiornamento è possibile solo attraverso Windows Update e quindi nel contesto della marea di updates rilasciati con preoccupante frequenza da Microsoft.
Altra cosa per Firefox: chi vuole usarlo lo deve reperire e scaricare volontariamente, inoltre questo software è predisposto per aggiornarsi in automatico quando lo si avvia (se sono disponibili updates).

Insomma, diciamolo apertamente: IE è il peggior browser in circolazione poiché è il meno conforme alle raccomandazioni W3C (IE7 ha corretto solo parzialmente questa limitazione), è il più soggetto a falle di sicurezza, è quello più difficilmente aggiornabile dagli utenti.
E’ già disponibile la beta 2 di IE sul sito Microsoft e gli sviluppatori garantiscono che, finalmente, sarà pienamente conforme alle raccomandazioni W3C. In questo senso dovrebbe mettersi al pari di Firefox ed Opera, con quest’ultimo in particolare che già reagisce positivamente alle specifiche dell’imminente HTML5.
Non sarebbe male che con questa nuova versione, l’aggiornamento potesse avere luogo autonomamente e cioè non nel calderone di Windows Update, bensì con un meccanismo analogo a quello appunto di Firefox, Opera, Safari ecc.

Gli sviluppatori web si troveranno di fronte ad un altro dilemma: per quanto dovranno essere supportate le versioni precedenti di IE, una volta rilasciata la versione 8 finale?
Personalmente, in questa fase, io realizzo i miei siti in modo che funzionino sotto IE dalla versione 5 in poi (generalmente tramite fogli di stile aggiuntivi collegati tramite commenti condizionali) oltre che ovviamente sotto i browser rispondenti alle raccomandazioni. Continuo a pensare che là fuori ci sia qualcuno che una versione così datata del browser non provveda ad aggiornarla non per distrazione o disinteresse, bensì perché non può materialmente (ad esempio in un sistema aziendale non soggetto ad aggiornamenti). Ipotesi improbabile, mi rendo conto. Ma … consultando le statistiche mondiali sull’impiego dei browsers, qui: http://www.w3schools.com/browsers/browsers_stats.asp vedo che ancora qualcuno risulta usare IE5 e quindi, in Italia, la percentuale sarà anche maggiore.
Aspettiamo allora che esca questo benedetto IE8, speriamo che alla Microsoft non combinino pasticci e poi valuteremo.

Frames addio e tabelle … demoni da scacciare?

E’ notizia di questi giorni: HTML 5 non includerà più i tag relativi ai frames. Certo, gli sviluppatori già evitavano l’uso dei frames come la peste da tempo e quindi si tratterà semplicemente di una presa d’atto della obsolescenza di un dispositivo deprecabile per una serie di motivi molto concreti. Discorso chiuso. Non ci mancheranno.

Più complesso, invece, il discorso riguardante le tabelle. I puristi dei CSS hanno smesso di impiegarle per la realizzazione dei layout a favore dei più flessibili e precisi tag div ed anche l’impiego per il semplice inquadramento dei contenuti di pagina è considerato da taluni in maniera negativa.

Personalmente, credo che in questo – così come su quasi tutto … – sia preferibile trovare una posizione intermedia che tenga da un lato conto dello sviluppo tecnologico e della necessità di evitare le “zuppe di codice” e, dall’altro, permetta di adottare senza preclusioni di tipo quasi ideologico soluzioni tecniche semplici ed efficaci.

Io non uso più da tempo il tag table per realizzare dei layout. Da quando ho acquisito una buona pratica dei CSS-P, semplicemente non ne sento più il bisogno e oltretutto è chiaro che i fogli di stile consentono un controllo molto superiore dei layout complessi.

Quando però mi trovo a dovere inquadrare dei contenuti all’interno di un div definito tramite CSS, non disdegno l’uso delle tabelle se questa soluzione si prospetta come più semplice ed immediata.

A titolo di esempio, prendiamo una pagina con molte miniature fotografiche cliccando le quali si aprono delle altre pagine del sito. Se le foto sono soggette a frequente aggiornamento è preferibile usare una lista non ordinata debitamente formattata tramite CSS, come ho fatto in questa pagina: http://www.lebarbiedifulvia.it/html/barbies/fantasy.html (fra le molte per le quali ho usato questa soluzione). In tale modo è infatti possibile aggiungere immagini in qualsiasi punto della lista senza dovere spostare le altre, inoltre se la pagina ha dimensione elastica le miniature si riallineano in automatico (a ciascuna voce li dell’elenco si assegna un float: left; mentre a ciascuna immagine si applica la regola: display: block; per affiancarle). Se però non si prevedono aggiornamenti e soprattutto il tempo disponibile per sviluppare il codice è molto ristretto, è molto più facile usare una tabella ed inserire le miniature nelle singole celle: è forse una strada tecnicamente errata? Assolutamente no…

HTML 5 manterrà l’uso delle tabelle e questo può fare comodo. Quindi, se non ci sono controindicazioni e nemmeno limitazioni, usiamole senza paura dei … demoni.

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