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Categoria: HTML5

Introduzione al design reattivo – esempi di Media Query

Premessa

In un precedente articolo di questo blog (Introduzione al design reattivo – https://lnx.instantwebsites.it/iwblog/?p=1272) abbiamo introdotto alcuni principi di base del design “reattivo” o “adattivo“.

Per approfondire il discorso, vediamo ora alcuni esempi di Media Query che consentono di subordinare l’applicazione di determinate dichiarazioni (proprietà e relativi valori), all’interno del foglio di stile, alla ricorrenza di condizioni prefissate concernenti la risoluzione video del dispositivo su cui il sito viene visualizzato e/o l’orientamento dello schermo.

Rammentiamo innanzitutto che nella sezione head della pagina occorre inserire quanto segue:

<meta name=”viewport” content=”width=device-width” />

per fare sì che il riferimento sia la risoluzione “reale” del dispositivo (dimensione della viewport) prevenendo lo zoom automatico della pagina che quest’ultimo effettuerebbe per visualizzarla interamente.

E’ anche opportuno impedire che l’utente possa materialmente effettuare lo zoom stesso, completando quanto sopra nel modo seguente:

<meta name=”viewport” content=”width=device-width, initial-scale=1.0, maximum-scale=1.0″ />

oppure, in modo equivalente:

<meta name=”viewport” content=”width=device-width, initial-scale=1.0, user-scalable=no” />

Rammentiamo inoltre che per impostare le media query ci sono due modi:

1) creare diversi fogli di stile ed eseguirli a seconda del dispositivo impostando le condizioni nella sezione head (Media Feature), come nell’esempio seguente:

<!– foglio di stile comune a tutti i supporti –>
<link href=”css/common.css” rel=”stylesheet” media=”screen” />

<!– media feature compatibili con tutti gli schermi –>
<link href=”css/smartphone.css” rel=”stylesheet” media=”only screen and (max-width: 480px)” />
<link href=”css/tablet.css” rel=”stylesheet” media=”only screen and (min-width: 481px) and (max-width: 767px)” />

2) utilizzare un singolo foglio di stile, inserire le regole comuni, poi quelle specifiche impiegando, appunto, le Media Query come negli esempi che seguono.

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Come usare il tag audio di HTML5

Introduzione

Abbiamo già esaminato in un precedente articolo il nuovo tag <video> introdotto con HTML5 e la sua utilizzazione per mostrare dei filmati in una pagina HTML senza usare Flash.

In modo del tutto analogo, con la nuova versione di questo linguaggio è stato introdotto il corrispondente tag audio che consente la riproduzione di file, appunto, di tipo audio.
La sintassi essenziale è molto semplice:

<audio src=”nomefile.mp3″></audio>

presupponendo che il file da eseguire si trovi nella stessa cartella  della pagina in cui deve essere eseguito.

Formati audio

Per garantire la totale compatibilità del file audio con i diversi browser, soprattutto nella prima fase di diffusione della nuova versione,  è opportuno rendere disponibile quest’ultimo in più formati e cioè: ogg, mp3 e wav.
In questo caso si aggiunge il parametro source che consente di specificare diverse alternative da gestire in sequenza e, facoltativamente, il parametro type (vedi più sotto per la spiegazione).

La sintassi di base diventerà dunque la seguente:

<audio>
<source src=”nomefile.ogg” type=”audio/ogg”>
<source src=”nomefile.mp3″ type=”audio/mpeg”>
<source src=”nomefile.wav” type=”audio/wav”>
</audio>

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Introduzione al design reattivo

Il World Wide Web è un mondo in continua e rapida evoluzione tecnologica e, in tale contesto, l’innovazione che ha portato con sé le conseguenze più rilevanti per i designer e gli sviluppatori è stata la diffusione dei dispositivi portatili quali smartphone e tablet.

Le previsioni dicono che in tempi brevi gli accessi ai siti Internet tramite i suddetti dispositivi supereranno quelli effettuati sui PC da tavolo e notebook; al di là della precisione di tali previsioni, si impone dunque di considerare le circostanze nel progettare e sviluppare i siti.

La soluzione tecnica adottata per adattare in qualche modo la pagina del sito alla risoluzione dello schermo, fino all’introduzione di HTML5/CSS3, era quella di ricorrere ad un layout liquido in cui, cioè, le dimensioni degli elementi contenitori della pagina fossero espresse non in termini “fissi” (px) bensì in termini relativi: % o ems, dunque.
Questa soluzione comportava però delle difficoltà e degli svantaggi, riassumibili per brevità come segue:

1) un eccessivo allargamento (o restringimento) della risoluzione disponibile a video – anche solo a seguito del ridimensionamento della finestra del browser – determinava una ridisposizione dei contenuti sgradevole e poco compatibile con la fruibilità degli stessi.
Era possibile applicare delle dichiarazioni che limitassero il ridimensionamento, innanzitutto, del contenitore principale del layout tramite le proprietà max-width e/o min-width ma il mancato supporto da parte di IE7 e versioni precedenti – in anni in cui questo era il browser largamente dominante! – rendevano la soluzione poco efficace.

2) in generale, uno scarso controllo sulla disposizione degli elementi all’interno della pagina soprattutto in presenza di contenuti non particolarmente abbondanti.

Con l’introduzione di HTML5/CSS3 è stato reso disponibile uno strumento mirato alla costruzione di siti “reattivi” costituito dalle media query, che istruiscono il browser a leggere la risoluzione dello schermo disposibile sul dispositivo e disporre gli elementi della pagina ed i contenuti di conseguenza.
Un sito reattivo (responsive), anche detto adattivo, è dunque un sito che cambia il suo aspetto a seconda che sia visualizzato su uno schermo di grandi dimensioni o su un telefonino/tablet, per dirla in breve.

Posta questa premessa, e prima di vedere un esempio concreto (sia pure semplificato), occorre chiarire se e quando sia indispensabile applicare questa tecnologia di sviluppo.

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