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Autore: INSTANT WEBSITES

FACEBOOK: UN GIOCO DIVERTENTE MA INUTILE PER IL SEO

I social forum hanno avuto un boom impressionante su Internet nel corso del 2010 e, per la verità, l’impressione è che abbiamo già iniziato a subire una contrazione: in molti si sono buttati “senza rete” su Facebook, Twitter e simili senza considerare le controindicazioni del dare gli affari propri in pasto al pubblico, per poi pentirsene.

FacebookNon intendiamo però affrontare qui la questione sotto il profilo della privacy, né sotto quello sociologico, bensì esclusivamente del SEO (Search Engine Optimization, cioè ottimizzazione per i motori di ricerca): in breve, Facebook serve a posizionarsi meglio sui motori di ricerca e quindi a far trovare il proprio sito?

La risposta è assolutamente no.

Facebook è un circolo chiuso: le proprie informazioni sono visibili solo a chi è iscritto al social forum stesso – ed in base ai parametri impostati alla sezione Privacy.

Non c’è nessun confronto con una costante e ragionata attività di aggiornamento dei contenuti del proprio sito, che è uno dei presupposti della appetibilità del sito stesso per Google & company.

In sede di studio di un nuovo sito, o del rifacimento di quello esistente, quasi sempre i nostri clienti indicano tra le loro esigenze quella di “finire il alto nei motori di ricerca”.
Immancabilmente la nostra risposta è che oltre a presentare del codice che sia conforme alle regole del SEO (compito, questo, dello sviluppatore web) il sito deve essere valido nei contenuti e deve essere aggiornato con frequenza, ferma restando l’opportunità di ricorrere ad una campagna di Google AdWords.

Alcuni seguono poi questa indicazione, ottenendo dei risultati positivi (che variano in funzione dell’argomento del sito, della concorrenza e di altri fattori non sempre controllabili) mentre altri trascurano gli aggiornamenti, dedicandosi più o meno attivamente al profilo di Facebook.

Capiamo che questo possa essere un piacevole diversivo ma, lo ripetiamo, è totalmente inutile nell’ottica della visibilità su Google e gli altri motori di ricerca.


L’argomento del SEO viene trattato nell’ambito del nostro Corso Base di Web Design mentre Google AdWords è l’oggetto del seminario Come impostare e monitorare una campagna di Google AdWords organizzati da INSTANT WEBSITES a Milano.

Il prossimo corso comincerà nel mese di gennaio 2011.

E’ anche disponibile l’e-book su Google AdWords acquistabile in questa pagina: http://www.instantwebsites.it/ebook-adwords.html al prezzo di € 19,90 scontabili sul costo di iscrizione al corso relativo.

IMPARA A FARE I SITI WEB CON IL NOSTRO CORSO BASE DI WEB DESIGN

Le competenze relative allo sviluppo, manutenzione ed aggiornamento dei siti web sono sempre più richieste sul mercato, sia che ci si proponga come freelance sia che si tratti di essere inquadrati all’interno di un’azienda.

Corso Base di Web Design: INSTANT WEBSITES a MilanoL’offerta di corsi di web design è estremamente ricca ed è per questo che la scelta di un soggetto, tra tutti quelli che si propongono nello scenario reale (corsi in aula) e virtuale (corsi online) può essere difficoltosa e trattandosi di un investimento non trascurabile, è opportuno meditare bene la propria decisione.

In un simile contesto, INSTANT WEBSITES ha deciso di personalizzare i propri corsi ed in particolare il proprio Corso Base di Web Design e Adobe Dreamweaver® caratterizzandolo sulla base dell’interazione molto stretta tra insegnante e discente.
I corsi collettivi prevedono al massimo 3/4 partecipanti inoltre è possibile concordare un corso individuale, con una differenza di costo davvero modesta.
Non 30 o 40 partecipanti in un’aula, fisicamente distanti da chi spiega e sostanzialmente impossibilitati a fare domande e vedere chiariti i propri dubbi, bensì poche persone sedute allo stesso tavolo ed in grado di interagire in qualsiasi momento.

Il prossimo corso collettivo è programmato per il mese di gennaio 2011 (la data di inizio sarà comunicata più avanti) con sede a Milano.

Potete trovare tutte le informazioni e le FAQ (Frequently Asked Questions) sui nostri corsi in queste pagine:

http://www.instantwebsites.it/corsidiwebdesign.php

http://www.corsiwebdesign.it/corsobase.php

Potete ovviamente contattarci senza impegno telefonicamente ai numeri 0200618547 (tariffa urbana da tutta Italia) e 3479684755 oppure via e-mail (vedi la pagina Contatti del sito principale).

TABELLE, BORDI E INTERNET EXPLORER

La parola “tabelle” tende a generare un sentimento di ripulsa tra molti sviluppatori web, anche al di là del ragionevole a parere di chi scrive.

Naturalmente, non si sta parlando dell’uso delle tabelle per realizzare un layout di pagina. Si tratta di una prassi oggettivamente superata, sia per la sovrabbondanza di codice generato, sia per la mancata corrispondenza semantica tra i tag usati e risultato ottenuto.

L’uso del tag table e dei tag relativi è invece da considerarsi semanticamente corretto quando occorre rappresentare dei dati appunto in forma tabellare, con righe e colonne.

Ipotizziamo dunque una semplicissima tabella a cui viene assegnata una classe:

<table class=”datiVendita”>

</table>

Tramite la classe .datiVendita formatteremo graficamente la nostra tabella, usando le proprietà border, padding e width invece dei corrispondenti attributi precedentemente usati nell’HTML di pagina (border, cellpadding e width).
Supponendo di volere assegnare dei bordi solo alle righe e non alle colonne, la corrispondente regola dovrebbe essere:

.datiVendita tr {
border-bottom: 1px solid #333333;
}

Ma ecco la sorpresa: mentre Firefox, Safari, Google Chrome, Opera raffigurano correttamente il bordo inferiore della riga, Internet Explorer 7 e precedenti non lo visualizzano.

Ho googlato per trovare soluzioni a questo baco e ne ho trovate alcune abbastanza demenziali, ma in realtà il tutto si risolve molto semplicemente riscrivendo la regola come segue:

.datiVendita tr td {
border-bottom: 1px solid #333333;
}

Quanto sopra offre lo spunto per discutere se e quanto sia ragionevole continuare ad offrire piena compatibilità con le versioni precedenti di IE.
Quest’ultimo è ancora di gran lunga il browser più usato, a dispetto dalle statistiche troppo ottimistiche sulla diffusione di Firefox.

Personalmente, nello sviluppo dei siti ai quali lavoro garantisco retrocompatibilità con IE6 e versioni successive, anche perché spesso tale risultato è ottenuto con relativamente poca fatica (come nell’esempio riportato in questo articolo).
IE può non piacere – e di certo non piacciono le versioni zeppe di bachi e di interpretazioni errate quali appunto IE6 e soprattutto IE 5.5 – ma finché non sarà stato soppiantato del tutto, è a mio avviso necessario considerarlo.

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