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La scelta di un template: fattori tecnici

La diffusione dei CMS (“Content Management Systems” o sistemi di gestione dei contenuti) come WordPress, Joomla!, Drupal ecc. è stata davvero notevole negli ultimi anni per le loro caratteristiche molto apprezzate dai committenti, in particolare l’aggiornabilità dei contenuti in autonomia ed in tempo reale.

CMSCome dice il proverbio però: “non è tutto oro quello che luccica” nel senso che questi sistemi offrono dei vantaggi indubbi ma, d’altro canto, richiedono una serie di attenzioni nello sviluppo e nella gestione del sito che non vengono sempre prese nella giusta considerazione.

L’errore più comune, sul quale peraltro non vale la pena di soffermarsi in questa sede, è quello di credere che il CMS sia una specie di “faccio tutto io”: basta cliccare un paio di pulsanti ed ecco che, per miracolo, il sito è pronto …

… in realtà, ipotizzando di avere scelto un fornitore affidabile e che la piattaforma sia stata correttamente installata, configurata e protetta dalle intrusioni, e scusate se tutto questo è poco, si giunge al momento di scegliere un template (tema grafico) per il sito.

Quali sono i principali fattori tecnici che devono guidare la scelta del template? A parte, cioè, gli aspetti estetici?

Andiamo di seguito ad evidenziarne alcuni.

Fornitore e market d’acquisto

Acquistare un template su un market (sito) specializzato ed importante costituisce una prima garanzia nella direzione di un prodotto valido e controllato. E’ di solito presente un sistema di valutazione da parte degli utenti ed in caso di gravi difettosità il template verrebbe ritirato dalla vendita.
Se i precedenti acquirenti hanno pubblicato commenti e richieste di assistenza, è buona norma verificare in quanto tempo l’autore risponde e qual è il suo atteggiamento nei confronti delle richieste.
Può essere utile rivolgere una domanda pre-acquisto sulla presenza o meno di determinate caratteristiche.

Non cercare a tutti i costi il template gratuito

Pagare, invece di ricevere gratuitamente, di base non piace a nessuno ma in questo ambito può costituire una scelta oculata a patto che la cifra sia ragionevole.
In primo luogo, per quanto banale possa suonare, nessuno tende a regalare qualcosa di sua creazione e che è stato fatto a regola d’arte: sono disponibili dei template gratuiti e ben funzionanti, certo, ma difficilmente saranno sofisticati.
In secondo luogo, quando si paga un prezzo si ha solitamente diritto ad un’assistenza post-vendita che può risultare preziosa per risolvere determinati problemi o, addirittura, ottenere piccole customizzazioni (queste sono però da considerarsi extra e sta alla cortesia dello sviluppatore scegliere se fornirle o meno).
Posto quanto sopra, sborsare qualche decina di € o $ risulta più che ragionevole nell’ottica del raggiungimento di un risultato professionale.
Attenzione, però, a non pagare troppo! Un template valido e ricco di funzionalità non dovrebbe, nel parere di chi scrive, superare i 40/50€.

Compatibilità

Quando si parla di “compatibilità” il riferimento è, ovviamente, a Internet Explorer.
In questo senso la maggior parte dei template recenti garantisce la compatibilità solo da IE9 in su, cioè le versioni compatibili con HTML5.
Altri invece sono dichiarati compatibili anche con IE8.
Idealmente, un sito Internet dovrebbe risultare funzionante sul numero più ampio possibile di browser purché … attuali: il che porta alla domanda se IE8 sia da considerarsi tale o meno.
Da un lato, si tratta della versione più recente di IE installabile su Windows XP il che sembrerebbe renderlo ancora importante.
Dall’altro, Windows XP è stato abbandonato da Microsoft in quanto obsoleto ed i suoi utilizzatori possono, anzi dovrebbero, impiegare altri browser attuali ad aggiornabili.
In conclusione, quindi, possiamo dire che la compatibilità con IE8 non rappresenta fattore decisivo di scelta di un template, a patto che nell’offerta formulata al cliente sia specificato che il sito funzionerà bene “solo” con le versioni più recenti del browser.

Visual Composer o editing manuale

I template normalmente offrono una serie di schemi di pagina predefiniti, del tipo: 2 colonne, full-width, homepage, pagina contatti ecc.
Alcuni di essi incorporano strumenti come Visual Composer e permettono, quindi, di costruire letteralmente la struttura della pagina dal back-end in modo guidato, senza quindi avere nozioni di HTML/CSS.
L’ideale sarebbe quello di disporre di questi strumenti senza che si sia, poi, tenuti al loro utilizzo. Questo può però risultare difficile.
Penso che qualsiasi sviluppatore ricorra all’editing manuale dei files e dei fogli di stile del template; bene, i template molto complessi e zeppi di strumenti di composizione risultano drammaticamente ramificati. Di recente, abbiamo lavorato su un sito su piattaforma WordPress con un template scelto dal cliente e questo carica qualcosa come una quindicina di fogli di stile (plugin inclusi) e una quarantina abbondante di script!
Mettere le mani in una realtà simile risulta molto complesso se non, a volte, impossibile.
Si tratta però di circostanze che non è sempre possibile conoscere appieno nel momento in cui si sceglie il template.

Non avere troppa paura di … buttare via tutto

Questo non è un fattore tecnico di selezione del template; piuttosto, è una soluzione ex-post di emergenza che ci si può trovare costretti ad adottare quando la scelta è stata errata.
Non capita spesso, fortunatamente, ma può accadere che il template si riveli inadatto, solitamente per alcune difettosità alle quali non è possibile rimediare (il che riconduce alla necessità di optare per un market e/o un fornitore che offrano delle garanzie di qualità).

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