Siamo abituati a memorizzare sul disco fisso del nostro computer una mole rilevante di materiale, che si tratti di cose personali o professionali: documenti di testo, fogli elettronici, posta elettronica, fotografie ecc. ecc.

Un errore frequente, purtroppo, è quello di non effettuare copie di backup con regolarità, dove “regolarità” dovrebbe significare quotidianamente.

Parecchie volte nella mia attività di tecnico di installazione e riparazione PC, parallela a quella di designer/sviluppatore, ho avuto a che fare con clienti che non avevano mai effettuato una copia dei propri documenti o che non la effettuavano da settimane (anche mesi, per la verità).

Quello che bisogna tenere in considerazione sono alcuni principi fondamentali:

1) qualsiasi dispositivo elettronico è soggetto a guasti, di solito senza preavviso alcuno: dischi fissi, chiavette USB, anche CD e DVD.
Un brutto giorno smettono di funzionare e spesso recuperare i dati contenuti è tecnicamente impossibile o troppo oneroso.

2) ciascuno provi a pensare: che danno subirei se domattina il mio hard disk saltasse?
Perderei solo le e-mail più recenti da parte degli amici, oppure le foto delle vacanze, o magari la contabilità aziendale degli ultimi 5 anni?

3) una volta che si è deciso di effettuare i backup, meglio farne due su supporti differenti.
Le chiavette USB non sono consigliabili, molto meglio gli hard disk esterni, più resistenti ed affidabili.

4) in caso di guasto, diffidare dai tecnici che senza effettuare alcuna prova sentenziano che il supporto (o il PC intero!) è da buttare: è ancora possibile che i dati memorizzati sopra siano recuperabili.

5) considerare che le procedure di copia sono piuttosto rapide e devono essere considerate parte integrante del trattamento informatico dei dati.
Così come la giornata di ognuno prevede un orario di inizio lavoro, di pranzo ecc. l’operazione di backup deve essere programmata e portata a termine senza rinvii: dirsi “tanto non succederà niente proprio oggi” è il modo migliore per attirare la sfortuna …

Quanto sopra vale naturalmente anche per i siti Internet.

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