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Il Blog di Instant Websites

Asus EEE: un bel giocattolino

Ho infine acquistato un Asus EEE PC 4G e, devo dire, ne sono entusiasta.

Ho aspettato fin troppo, per quelle che sono le mie abitudini “consumistico-tecnologiche”. D’altronde, ne avevo letto per la prima volta a luglio del 2007 su una rivista e, da allora, mi ero ripromesso di seguire l’evoluzione della vicenda, soprattutto per quanto riguardava i prezzi. Già perché, temevo, i 250-300 dollari sarebbero diventati 300 euri + IVA nonostante il cambio favorevole (ma in cosa stiamo beneficiando dell’euro forte sul dollaro? Avete provato a comprare qualcosa su Internet? Vi siete accorti che per qualche motivo “strano” appena venite reindirizzati sulla versione europea del sito, 100 USD diventano 100 Euro?).

Invece il prezzo è stato fissato a 299 euri IVA inclusa nella versione Linux, il che rende questo aggeggio decisamente concorrenziale rispetto ai PDA (che stanno in un taschino ma hanno il display molto più piccolo ed un tastierino spesso quasi inutilizzabile) ed ai portatili tradizionali. La versione Windows viene proposta da MediaWorld a una quarantina di euri in più, poi c’è l’offerta di TIM che include la chiavetta per la connessione Internet ed un monte ore per un totale di 399 euri.

Chiariamo subito: l’EEE nasce con certe caratteristiche e l’uso che se ne vuole fare deve essere compatibile con esse, viceversa meglio acquistare altro. Caratteristiche che, sia detto, sono tutt’altro che povere: 4 giga di memoria allo stato solido al posto dell’HD, 512 Mb di RAM, webcam e mic incorporati, abbondanza di porte per espansioni, un corredo software eccellente, schermo ridotto ma molto luminoso e gradevole, una buona autonomia di batteria.

Io personalmente lo uso, ad esempio, quando vado ad installare una connessione wi-fi e devo impostare il router e testare il segnale. Va benissimo anche come macchina per word processing, visto che OpenOffice garantisce elevata compatibilità rispetto a MS Word, nonostante la tastiera un po’ piccina rispetto a quelle normali (basta un po’ di abitudine).

Difetti? Il wireless accetta solo i protocolli più elementari (WEP e WPA). Il messenger installato (Pidgin) non consente l’uso della webcam che, conseguentemente, perde un po’ di significato, anche se è ipotizzabile che in futuro arrivino updates che superino questa limitazione.
Un altro difetto, volendo, è legato al meccanismo di aggiornamento del BIOS e del software installato che non è molto chiaro.
Ah già, la “borsa” in dotazione fa schifo, visto che è poco più di una guaina in simil-finto-sky …
Per il resto, come ho detto prima, è inutile parlare di “difetti” facendo ad esempio riferimento al display: l’EEE nasce così ed ha un senso in quanto tale. Se si adatta alle nostre esigenze, probabilmente come seconda o terza macchina di lavoro, allora lo possiamo prendere.
Se invece necessitiamo di un PC su cui fare girare Dreamweaver, o Photoshop, o Premiere, beh allora scegliamo sicuramente altro. Secondo me tra l’altro non ha neanche molto senso installare Windows su una macchina così: meglio andare con Linux e godere – per cominciare – della velocità di accensione e spegnimento. Già quello mi pare un buon motivo …

ASUS EEE PC

iPhone … youPhone … hePhones …

iPhone3G

Ebbene sì amici … è imminente l’arrivo dell’iPhone sul mercato italiano (sto parlando del mercato ufficiale, le varie importazioni occasionali tramite amici/parenti/corrispondenti/viaggi di lavoro non fanno testo).

Probabilmente, si tratta del gadget più atteso in assoluto, niente da dire al riguardo: la Apple sa bene come disegnare i suoi prodotti e sa ancora meglio come proporli alla sua clientela.
Cosa dire di una società che ha venduto milioni e milioni di pezzi del suo iPod? Che ancora oggi, agli occhi dei suoi estimatori, vanta il predominio nella qualità dei suoi Mac rispetto ai PC (sì lo so, fa niente che abbiamo un processore Intel dentro … fuori dopotutto c’è la Mela, no?!?)? Chapeau signori!

Facile immaginare quindi che anche questo aggeggino sarà un successo anche se i prezzi sono tutt’altro che abbordabili. Siamo ancora al “si dice” ma, per un acquisto secco, dovrebbero volerci 500 o 600 euri che sono uno sproposito. Altro discorso quello relativo alla sottoscrizione di abbonamenti: gli importi non sono ancora stati rivelati ne’ da TIM, ne’ da Vodafone ma quello che è probabile è che con la voce “canone” si finisca col nascondere – neanche troppo bene – la rata di acquisto dell’apparecchio, quindi …

Tralasciamo l’aspetto estetico. Chi l’ha maneggiato, ne è entusiasta. Magari a qualcuno invece non piacerà, ma anche su questo glissiamo. Trascuriamo che è Apple e che, conseguentemente, parecchi proveranno i brividi di emozione a prescindere (questo mette un po’ di tristezza). Analizziamo invece le caratteristiche. Dal sito Apple, si deduce che questo modello avrà: 1) comunicazione UMTS, 2) possibilità di sincronizzarsi con MS ActiveSync, 3) GPS e mappe, 4) funzionalità multimediali come nell’iPod. Beh facciamola breve, date un’occhiata qui: http://store.apple.com/us/browse/home/shop_iphone/family/iphone?mco=NzY3MzM4 e facciamo tutti prima.

In pratica, questo iPhone vuole essere un po’ videofonino, un po’ PDA, un po’ navigatore, un po’ iPod e un po’ Blackberry. Il dubbio è, se tante funzionalità in un solo apparecchio possano reggere e se l’operatività dell’apparecchio stesso sia, in concreto, accettabile. Ovvio che questi interrogativi valgono per qualsiasi altro telefono/palmare. Prendiamo ad esempio il Blackberry 8110 Pearl: avete provato la sua tastiera infernalmente ridotta e multi-tasto? No? Buon per voi …

Insomma io azzardo una previsione: sarà un successo. Tra quelli importati in parallelo e sbloccati, quelli ufficiali di chi se li potrà e vorrà permettere, quelli rateizzati con le formule in abbonamento ecc. io penso che se ne vedranno parecchi in giro. Una cosa, per quanto mi riguarda, è sicura: NON sarò a fare la fila nottetempo per metterci le mani sopra per primo, quando sarà lanciato, come faranno in tanti. E non invidio, umanamente, quelli che lo faranno …

DREAMWEAVER CS4 BETA: il primo impatto

Qualche giorno fa ho scaricato dal sito Adobe la beta di Dreamweaver CS4 (nel suo rilascio b1_052708, sigla che immagino significhi “beta1 datata 27 maggio 2008”). Oggi mi sono deciso ad installarla.
Va da se che, per scaricarla, è necessario essere registrati al sito Adobe: ma la registrazione è gratuita, quindi nessun problema. E poi, chi usa un qualsiasi software Adobe è necessariamente già utente registrato.
Durante l’installazione, il firewall mi avvisa un paio di volte che setup.exe chiede una connessione in uscita. Anche in questo caso, nessun problema, ho una versione regolarmente acquistata e registrata di CS3 quindi non temo nulla, ma dato che l’installer scaricato è di 143 mega non capisco cos’altro debba pescare in rete (si è molto discusso del fatto che i programmi Adobe inviano dati spesso e volentieri … ma non facciamo i paranoici).
La prima installazione, fallisce. Il setup mi avvisa di chiudere Dreamweaver CS3, che è in esecuzione; nonostante questo, però, pochi istanti dopo la procedura viene abortita perché un componente non può essere installato. Figurarsi se mi preoccupo: riavvio setup.exe e stavolta tutto va a buon fine.

Okay, avviamo questa beta. Mi chiede di inserire un seriale, oppure di usarla come trial. E subito dopo mi si propone come programma di default per le varie estensioni del web (html, php ecc.). Deseleziono tutto, ci mancherebbe che una beta mi impasticciasse le cose a danno di una versione definitiva.
L’interfaccia di partenza mi pare simile, con qualche icona nuova, mentre aprendo un sito (mi ha trovato in automatico tutte le definizioni esistenti per fortuna) le cose si complicano perché i menu si presentano disposti diversamente.
Non che mi faccia spaventare per così poco … Semplicemente, c’è la possibilità di scegliere tra più modalità di interfaccia (classica, coder, designer ecc.). E’ solo questione di abitudine.

La prima sorpresa ce l’ho quando apro una pagina contenente un filmato Flash: un avviso mi dice che gli oggetti SWF contenuti potrebbero non funzionare correttamente nella versione più recente di Internet Explorer. Togliendoli dalla pagina e reinserendoli, il markup verrà corretto.
Che sia già un riferimento a I.E. 8? Accidenti, questa è da verificare. Ci mancherebbe anche che i signori della Microsoft si apprestino a confondere ancora le acque … voglio dire, ci hanno promesso che la versione 8 del browser sarà finalmente rispondente alle raccomandazioni del W3C, dobbiamo aspettarci qualche pasticcio? Devo approfondire questa cosa.
Dando un’occhiata sul sito Adobe (qui: http://www.adobe.com/devnet/logged_in/sfegette_dwcs4_beta.html) si scopre che in realtà non si tratta di questo, bensì del fatto che DW CS4 beta usa SWFObject 2.0 per inserire i filmati Flash nella pagina. Finalmente, niente più tag embed con i relativi problemi di validazione?

L\'avviso di DW CS4 beta riguardante i filmati swf

Al di là delle valutazioni tecniche, comunque provvisorie (dopotutto è una beta, seguirà probabilmente la beta 2 e poi le RC del caso) mi pongo una serie di domande: quando uscirà questa nuova versione? Diciamo prima metà del 2009. E quindi, quanto tempo sarà passato dal rilascio della versione CS3? Quanto costeranno gli aggiornamenti? Sarà una versione giustificata dai progressi tecnici o sarà un maquillage finalizzato a fare sborsare ulteriori quattrini agli utilizzatori?
So che sono domande banali, che valgono per qualsiasi pacchetto “importante”. Ma vale comunque la pena di farsele perché non sono pochi coloro i quali non hanno aprezzato il passaggio da Macromedia ad Adobe e le relative nuove strategie commercali di quest’ultima. Certi interrogativi non dobbiamo porceli solo per Microsoft …

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