

Cell. +39 3479684755
A seguito del trasferimento da Milano a Vigevano (Pavia), proponiamo i nostri corsi di web design e Adobe Dreamweaver ® nella nuova sede di Via Luigi Stropeni 36/B.
L’ufficio è facilmente raggiungibile anche da Milano:
I corsi possono essere organizzati in orari mattutini, pomeridiani o serali (nei giorni feriali) ed è possibile concordare:
Riconosciamo sconti ed altre condizioni particolari in caso di iscrizione di 2 o più persone facenti parte dello stesso gruppo nonché a studenti e persone in cerca di occupazione.
Leggi i dettagli e scarica il programma del corso in questa pagina: www.corsidiwebdesignavigevano.it/corsi-di-web-design.php
Qualora siate interessati, potete contattarci senza alcun impegno chiamando i numeri 0200618547 – 3479684755 oppure inviando il form di richiesta informazioni in questa pagina.
Una delle tante novità introdotte con i CSS3 è quella relativa alla funzione rgba per definire il colore di sfondo di un elemento; oltre ai 3 canali Red, Green e Blue in pratica viene gestito un quarto canale e cioè alfa.
Il valore di alfa va da 0.0 (completamente trasparente) a 1.0 (completamente opaco) e consente quindi introdurre la trasparenza negli sfondi stessi.
La notazione sarà del tipo:
#elemento {
background-color: rgba(255,128,150,0.8);
…
}
utilizzando quindi i 256 possibili valori di ciascun canale e specificando infine la trasparenza.
Potete vedere un esempio molto semplificato in questa pagina dove le proprietà CSS sono state così definite:
body {
margin: 0;
padding: 20px;
background-color: #FFF;
}
#contenitore {
width: 600px;
height: 450px;
background-color: rgb(0,0,0); /* dichiarazione di sicurezza */
background-color: rgba(0,0,0,0.6); /* dichiarazione per i browser che supportano CSS3 */
}
p {
font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;
font-size: 14px;
color: #FFF;
padding: 7px 14px;
line-height: 120%;
}
La domanda che ci si pone in questo articolo è: fino a che punto è necessario ed opportuno garantire la retrocompatibilità di un sito con i vecchi browser (programmi di navigazione) e, in particolare, con le versioni precedenti di Internet Explorer (IE)?
A dispetto di quanto sostenuto dagli sviluppatori “anti-Microsoft militanti”, secondo i quali a chi usa Internet Explorer non deve essere garantita per forza una corretta fruizione dei siti semplicemente perché dovrebbero passare ad un altro browser, il dovere professionale di uno sviluppatore professionista è quello di assicurare ad una platea più vasta possibile di utenti un’appropriata esperienza di navigazione del sito realizzato.
Poco importa se lo sviluppatore stesso è di base utilizzatore di Firefox, Google Chrome, Safari o magari Opera: il proprio lavoro deve essere testato su tutti i programmi succitati, laddove necessario nelle rispettive versioni per PC e per Mac.
La questione si pone in particolar modo per il già menzionato Internet Explorer per via della sostanziale difettosità delle versioni meno recenti: la 5.5, con il suo clamoroso errore interpretativo del box model; la 6, ancora zeppa di bug; la 7, ulteriormente migliorata ma non perfetta – dove con “perfetta” intendiamo semplicemente “rispondente alle raccomandazioni del W3C“.
Gli altri browser non hanno una storia così tribolata, inoltre è ragionevole pensare che l’utente di uno di questi programmi alternativi – che stanno però rapidamente acquisendo quote di mercato a dispetto proprio di IE – sia più predisposto ad effettuare aggiornamenti, per non parlare di Chrome che li effettua sempre e comunque in automatico.
Infine va considerata la compatibilità dei successivi rilasci di IE con le versioni di Windows. Chi usa Windows XP, può utilizzare al più IE8 perché IE9 e IE10 sono installabili solo sotto Windows Seven o 8. Pensiamo agli uffici, più ancora degli ambienti domestici, in cui l’acquisto di PC nuovi con i relativi sistemi operativi è evento raro e lungamente ponderato, per ragioni economiche e magari di compatibiità con gli applicativi: supporre che tutti gli utenti dispongano di hardware e software allo “stato dell’arte” sarebbe una premessa azzardata.