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Archivi del mese: Aprile 2015

Rendere reattivo un sito esistente – 2

In un precedente articolo (questo: https://lnx.instantwebsites.it/iwblog/?p=1585) abbiamo visto i presupposti per rendere reattivo un sito sviluppato prima dell’avvento di HTML5/CSS3.

Corso di Web Design - INSTANT WEBSITES a MilanoElenchiamo ora i passi fondamentali per realizzare questo risultato, sia pure in forma molto sintetica e non esaustiva.

Codice HTML

Cominciamo dalle pagine, cioè dai relativi file in formato HTML:

  1. cambiare il DTD da XHTML 1.0 Transitional/Strict a HTML5.
    La linea di codice che deve aprire la pagina è semplicissima:
    <!doctype html>
  2. inserire il metatag viewport per istruire i dispositivi mobili a considerare la loro effettiva risoluzione della viewport invece di zoomare la pagina:
    <meta name=”viewport” content=”width=device-width, initial-scale=1.0, maximum-scale=1.0, user-scalable = no”
  3. prima di associare il foglio o i fogli di stile, prevedere il caricamento della libreria html5shim (o html5shiv) per i browser non compatibili con l’ultima versione di HTML.
    Per fare questo, si impiega un commento condizionale destinato alle versioni di Internet Explorer 8 e precedenti:
    <!–[if lt IE 9]>
    <script src=”http://html5shim.googlecode.com/svn/trunk/html5.js” type=”text/javascript”></script>
    <![endif]–>
    Si noti che in questo caso la libreria viene caricata dal CDN (Content Delivery Network) googlecode.com ma è anche possibile scaricare il file dalla stessa fonte e caricarlo in locale.
  4. migliorare la semantica del codice di pagina, inserendo quantomeno i tag più tipici di HTML5 tra i quali, in particolare: <header>, <nav>, <section>, <article>, <aside>, <footer>.
    Per evitare di dovere cambiare i nomi dei selettori nel foglio di stile è possibile usare questi tag abbinandoli ad un id o una classe, se ad esempio originariamente avevamo:
    <div id=”menu”> … </div>
    possiamo procedere nel modo seguente:
    <nav id=”menu”> … </div>
  5. fare attenzione agli stili “in linea”, cioè alle dichiarazioni delle proprietà di taluni elementi direttamente nel codice HTML, come ad esempio nella linea:
    <img style=”margin-top:40px; float:right;” src=”…” alt=”…” />
    E’ possibile infatti che quanto impostato in tale modo generi un risultato sgradito una volta che la pagina viene visualizzata su un dispositivo mobile.

Dopo avere eseguito queste operazioni, è consigliabile effettuare una prima “convalida” del codice, cioè verificare la sua corrispondenza alle raccomandazioni del W3C per il DTD scelto.
Se la pagina è online si può utilizzare il servizio del W3C stesso a questo indirizzo: http://validator.w3.org/

Passiamo ora alle modifiche ed aggiunte nel foglio di stile.

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