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Guida all’uso di font non di sistema con la proprietà @font-face
Una delle novità più interessanti introdotte con i CSS3 è costituita dalla proprietà @font-face, tramite la quale è possibile caricare nel browser dell’utente che visualizza il nostro sito un font non di sistema, vale a dire non pre-esistente nel suo PC o Mac.
Prima di analizzare come procedere, è opportuno dare qualche indicazione di base:
1) evitiamo di trasformare le pagine web in … guazzabugli di caratteri di ogni tipo e specie.
Ciò per salvaguardare la leggibilità dei contenuti, nonché il buon gusto!
2) ogni font aggiuntivo comporta il caricamento di un file, quindi richiede qualche istante (soprattutto in Internet Explorer).
Occorre stare attenti a non usare font troppo pesanti e a non caricarne troppi nella stessa pagina.
3) è indispensabile testare la resa del carattere nei diversi browser, anche rispetto alle dimensioni.
Questo passo è fondamentale anche se si usa un foglio di stile di reset che uniforma la risposta dei browser alle dimensioni, appunto, del font.
4) bisogna prevedere sempre un’alternativa di tipo standard, per i browser meno recenti che non supportano la proprietà font-face ed in generale, se qualcosa va storto.
Occorre inoltre controllare che le dimensioni del font alternativo siano compatibili con quelle del font principale.
Posti questi principi di base, vediamo dunque due modi per procedere:
La proprietà CSS3 box-shadow
Una delle proprietà che saranno introdotte con la nuova versione dei Cascading Style Sheet, la CSS3, è quella relativa all’ombreggiatura di un elemento e cioè box-shadow.
Questa proprietà prevede di definire i seguenti quattro valori: offset orizzontale, offset verticale, blur (estensione) e colore.
L’offset orizzontale e verticale consentono di definire l’angolo dell’ombra.
La sintassi CSS è la seguente:
#box {
…
-moz-box-shadow: 0 1px 20px #333; /* nell’ordine: offset orizzontale – offset verticale – blur (estensione) – colore */
-webkit-box-shadow: 0 1px 20px #333;
box-shadow: 0 1px 20px #333; /* per IE9 */
… }
Come già visto per la proprietà border-radius in questo articolo, è necessario indicare il prefisso -moz- per Mozilla (Firefox) e -webkit- per Safari e Chrome; l’unico browser in circolazione che non è in grado di applicare la proprietà è Internet Explorer fino alla versione 8, la più recente in circolazione al momento.
Per vedere un esempio di applicazione della proprietà box-shadow, aprite questa pagina.
Ora, bisogna considerare innanzitutto che il nuovo rilascio HTML5/CSS3 approfondirà e rafforzerà la corrispondenza semantica tra i selettori e gli elementi di pagina, introducendo le voci: <header>, <nav>, <article>, <time>, <aside>, <section>, <footer>.
Considerare cioè solamente le novità riferite alle proprietà grafiche “esteriori” dei box e degli altri elementi di pagina sarebbe estremamente riduttivo.
Tuttavia alcune delle proprietà di prossima introduzione quali quelle menzionate consentiranno agli sviluppatori di ridurre il loro lavoro proprio in alcune parti più noiose e banalmente esecutive, quali la creazione di gif finalizzate all’arrotondamento degli angoli o di jpeg per l’aggiunta di ombre.
E non è poco.