Cell. +39 3479684755

Il Blog di Instant Websites

Categoria: css

La scelta di un template: fattori tecnici

La diffusione dei CMS (“Content Management Systems” o sistemi di gestione dei contenuti) come WordPress, Joomla!, Drupal ecc. è stata davvero notevole negli ultimi anni per le loro caratteristiche molto apprezzate dai committenti, in particolare l’aggiornabilità dei contenuti in autonomia ed in tempo reale.

CMSCome dice il proverbio però: “non è tutto oro quello che luccica” nel senso che questi sistemi offrono dei vantaggi indubbi ma, d’altro canto, richiedono una serie di attenzioni nello sviluppo e nella gestione del sito che non vengono sempre prese nella giusta considerazione.

L’errore più comune, sul quale peraltro non vale la pena di soffermarsi in questa sede, è quello di credere che il CMS sia una specie di “faccio tutto io”: basta cliccare un paio di pulsanti ed ecco che, per miracolo, il sito è pronto …

… in realtà, ipotizzando di avere scelto un fornitore affidabile e che la piattaforma sia stata correttamente installata, configurata e protetta dalle intrusioni, e scusate se tutto questo è poco, si giunge al momento di scegliere un template (tema grafico) per il sito.

Quali sono i principali fattori tecnici che devono guidare la scelta del template? A parte, cioè, gli aspetti estetici?

Andiamo di seguito ad evidenziarne alcuni.

Continua a leggere

L’uso della dichiarazione display:none; nel design reattivo

Quando nei nostri corsi introduciamo i principi di base del design reattivo (o adattivo), spieghiamo che si tratta di un tipo di design con relativo sviluppo del codice, che consente di ridisporre gli elementi della struttura di pagina ed i rispettivi contenuti in funzione della viewport del dispositivo su cui il sito viene visualizzato (in parole più semplici e con una certa dose di imprecisione: in funzione dello spazio disponibile).

Questa affermazione costituisce una valida approssimazione di partenza ma è incompleta.

Innanzitutto occorre considerare che esistono due possibili approcci:

  1. la tecnica Mobile-First: disegnare la struttura di pagina per i dispositivi mobili, poi svilupparla per le viewport di dimensioni maggiori;
  2. la tecnica opposta, ovverosia disegnare per una viewport corrispondente ad uno schermo da tavolo, poi aggiungere le regole (media query) per i dispositivi mobili.

I sostenitori di 1) motivano la loro scelta con la diffusione capillare dei dispositivi mobili al punto che questi vengono usati più dei tradizionali PC da tavolo per navigare Internet.

Chi preferisce la soluzione 2), invece, si basa più che altro su un presupposto di tipo logico: fino a poco tempo fa non esistevano le media query quindi si creavano i layout a dimensione fissa o variabile ma comunque partendo da una certa risoluzione orizzontale “ottimale” dello schermo, per cui è normale partire comunque da tale riferimento e poi considerare le viewport minori (tablet e smartphone) introducendo un certo numero di breakpoint.

Occorre anche aggiungere che è possibile aggiornare i siti esistenti – purché non troppo vecchi – modificandone il DTD in HTML5 ed aggiungendo le media query in modo tale che divengano reattivi. In questo tipo di interventi si procede per forza di cose secondo la tecnica 2).

A prescindere dalla prassi individuale, è possibile integrare la definizione di partenza aggiungendo che: nel design reattivo, è possibile prevedere che alcuni contenuti di pagina vengano visualizzati o meno in funzione della viewport del dispositivo.

Non solo, quindi, riposizionare gli stessi elementi bensì mostrarne di aggiuntivi ovvero nasconderne alcuni in base allo spazio.

Una tecnica molto semplice che consente di ottenere questo risultato, è quella di impiegare la dichiarazione: display:none; all’elemento che si vuole nascondere in corrispondenza di una certa risoluzione video.

Continua a leggere

Introduzione al design reattivo

Il World Wide Web è un mondo in continua e rapida evoluzione tecnologica e, in tale contesto, l’innovazione che ha portato con sé le conseguenze più rilevanti per i designer e gli sviluppatori è stata la diffusione dei dispositivi portatili quali smartphone e tablet.

Le previsioni dicono che in tempi brevi gli accessi ai siti Internet tramite i suddetti dispositivi supereranno quelli effettuati sui PC da tavolo e notebook; al di là della precisione di tali previsioni, si impone dunque di considerare le circostanze nel progettare e sviluppare i siti.

La soluzione tecnica adottata per adattare in qualche modo la pagina del sito alla risoluzione dello schermo, fino all’introduzione di HTML5/CSS3, era quella di ricorrere ad un layout liquido in cui, cioè, le dimensioni degli elementi contenitori della pagina fossero espresse non in termini “fissi” (px) bensì in termini relativi: % o ems, dunque.
Questa soluzione comportava però delle difficoltà e degli svantaggi, riassumibili per brevità come segue:

1) un eccessivo allargamento (o restringimento) della risoluzione disponibile a video – anche solo a seguito del ridimensionamento della finestra del browser – determinava una ridisposizione dei contenuti sgradevole e poco compatibile con la fruibilità degli stessi.
Era possibile applicare delle dichiarazioni che limitassero il ridimensionamento, innanzitutto, del contenitore principale del layout tramite le proprietà max-width e/o min-width ma il mancato supporto da parte di IE7 e versioni precedenti – in anni in cui questo era il browser largamente dominante! – rendevano la soluzione poco efficace.

2) in generale, uno scarso controllo sulla disposizione degli elementi all’interno della pagina soprattutto in presenza di contenuti non particolarmente abbondanti.

Con l’introduzione di HTML5/CSS3 è stato reso disponibile uno strumento mirato alla costruzione di siti “reattivi” costituito dalle media query, che istruiscono il browser a leggere la risoluzione dello schermo disposibile sul dispositivo e disporre gli elementi della pagina ed i contenuti di conseguenza.
Un sito reattivo (responsive), anche detto adattivo, è dunque un sito che cambia il suo aspetto a seconda che sia visualizzato su uno schermo di grandi dimensioni o su un telefonino/tablet, per dirla in breve.

Posta questa premessa, e prima di vedere un esempio concreto (sia pure semplificato), occorre chiarire se e quando sia indispensabile applicare questa tecnologia di sviluppo.

Continua a leggere

Categorie
Archivi